Donna nell'arte, 0,01 €
Articolo scritto da Giandri, tratto da http://home.giandri.altervista.org/giandri_0202_001CENT.html
Il soggetto
«Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse epoche storiche.» «La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con tecnica di stampa a "tratto"».
«Il valore facciale espresso in euro e la scritta "Italia" sono posti in basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando il carattere "lapidario" con il quale tale scritta è incisa su una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino" (101-102 d.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente conservata presso il Museo archeologico di Firenze.»
Il francobollo, emesso il 1° marzo 2002, disegnato da Antonello Ciaburro, «raffigura un particolare della scultura "Ebe" realizzata da Antonio Canova nel 1816 e conservata presso la Pinacoteca di Forlì; figura femminile in verde, cornice in viola chiaro, vernice interferenziale in oro sotto la cornice, nero» (dal decreto ministeriale 13 marzo 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2002).
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a quelle per i valori da € 0,03 ed € 0,20 che saranno emessi lo stesso giorno) reca la data del 5 febbraio 2002 e la firma di approvazione è del direttore dello Stabilimento «Officina Carte Valori» dott. Salvatore Iavarazzo.
Si tratta della stampa definitiva della vignetta su carta bianca, ritagliata ed applicata su un supporto dentellato ad imitazione di un francobollo completo.
Le caratteristiche
Paradossalmente per questo francobollo, come per gli altri due emessi assieme nella stessa data, quello da € 0,03 e quello da € 0,20, nel decreto ministeriale, in genere solitamente così prodigo di dettagli, non vi sono indicazioni precise.
Ci sono in realtà indicazioni dettagliate, ma esse si riferiscono almeno in parte ai francobolli della serie "La donna nell'arte" da € 0,02, € 0,10, € 0,50 ed € 0,77 emessi due mesi prima ed autorizzati da un distinto decreto ministeriale!
Evidentemente qualcuno, nel preparare il decreto, ha seguito la falsa riga di quello precedente dimenticandosi di aggiornarlo.
Nella Gazzetta Ufficiale è stato pertanto pubblicato un decreto parzialmente erroneo, che nessuno si è mai preoccupato di rettificare.
Vale la pena, per completezza, riportare testualmente l'inizio dell'articolo 1 del decreto, ricordando che tale decreto si riferisce alla «determinazione del valore e delle caratteristiche tecniche di tre francobolli appartenenti alla serie ordinaria "La donna nell'arte", nei rispettivi valori di Euro 0,01 - Euro 0,03 - Euro 0,20.» «Art. 1 Sono emessi, nell'anno 2002, tre francobolli, appartenenti alla serie ordinaria "La donna nell'arte", nei rispettivi valori di Euro 0,01 - Euro 0,03 - Euro 0,20. Detti francobolli sono stampati in rotocalcografia, su carta fluorescente non filigranata; formato carta mm 25,4 x 30; formato stampa: mm 21,4 x 26; dentellatura: 14¼ x 13¼; per i valori da Euro 0,02 e Euro 0,10, in calcografia, per i valori da Euro 0,50 e Euro 0,77.»
Al di là dell'infelice formulazione del decreto, questo francobollo è stampato in rotocalcografia su carta fluorescente, non filigranata, dentellatura a pettine 14¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
Si conoscono esemplari stampati su carta non fluorescente.
A sinistra un esemplare di "Ebe" stampato su carta non fluorescente messo a confronto con un esemplare normale (a destra) stampato su carta fluorescente.
Il foglio è numerato sul bordo destro con un numeratore progressivo tipografico.
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da € 0,01 poteva essere impiegato per integrare alcune combinazioni tariffarie come, ad esempio, un invio di posta ordinaria di quinto porto (da gr. 1.001 a gr. 2.000) verso un paese della Zona 2 (altri paesi dell'Africa e dell'Asia, diversi da quelli del bacino del Mediterraneo, e Americhe) per i quali la tariffa era di € 6,71, ottenibile mediante un alto valore da € 5,20 + un valore da € 0,50 + questo da € 0,01); un altro esempio di integrazione era dato da un invio di posta prioritaria di secondo porto (da gr. 21 a gr. 100) verso un paese della Zona 2 (€ 1,55 ottenibili mediante due francobolli di posta prioritaria da € 0,77 integrati da questo valore).
I.P.Z.S. S.p.A.
A seguito della trasformazione del Poligrafico in società per azioni, le successive tirature del francobollo da € 0,01 recano l'indicazione «I.P.Z.S. S.p.A.» ai piedi della vignetta (le cosiddette scritte "in ditta").
Le nuove tirature sono prodotte con la macchina Goebel "brm-t 350 p" entrata in funzione nello stabilimento al Salario del Poligrafico nel settembre 2003 con l'emissione della serie dedicata al "Primo volo".
A questa macchina è abbinata una perforatrice a piastra che consente di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
Motivi tecnici hanno costretto a fare a meno di un foro sul lato opposto a quello di scorrimento del foglio: di conseguenza i dentelli sono leggermente più radi e cambia la misura della dentellatura che diventa di circa 13¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo, contro i 185 fori che si ottenevano in precedenza con una battuta del pettine perforatore.
Inoltre sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, è cambiato il tipo di numeratore che è affiancato da un codice a barre.
Tali modifiche tuttavia non sono state mai ufficializzate da un decreto.
Questa nuova versione fa la sua comparsa agli sportelli nei primi giorni di febbraio 2004.
Anche della versione con «I.P.Z.S. S.p.A.» sono noti esemplari stampati su carta non fluorescente.
Quando il francobollo è stampato sulla normale carta fluorescente, la fluorescenza presenta, come si nota nell'esemplare di destra della fotografia qui sopra, una risposta gialla alla luce della lampada di Wood; si tratta di una patina applicata sopra la carta.
Tuttavia, oltre ai casi di impiego di carta non fluorescente, alcune tirature furono stampate su una carta la cui fluorescenza che presenta una risposta bianca alla luce della lampada di Wood.
Si tratta, con ogni probabilità, di carta che ha ricevuto la fluorescenza "in pasta", come nell'esempio di questo francobollo.
L'immagine qui sotto mostra il confronto delle diverse carte impiegate, viste con la luce della lampada di Wood: sul fondo è stato collocato un foglio del francobollo da € 0,01 nella versione «I.P.Z.S. S.p.A.» con la normale fluorescenza gialla in patina, sopra, a destra, è stato collocato la corrispondente versione stampata su carta non fluorescente mentre sulla sinistra si evidenzia nettamente quello stampato su carta con una fluorescenza bianca.
Nell'immagine qui sotto, invece, è fatto il confronto con il verso dei francobolli (il lato della gomma): i francobolli sullo sfondo sono quelli con la fluorescenza gialla sui quali è posato quello con la fluorescenza bianca.
Curiosità ed anomalie
0,0
Questa mostrata qui sotto non è una varietà, anzi, in realtà si tratta di un francobollo difettoso.
Un difetto originario sulla superficie della carta ha fatto sì che non comparisse nella sua interezza l'indicazione del valore, stampato in nero, cosicché si legge solo «€ 0,0».
Si tratta di un difetto occasionale, non volontario e non ripetitivo.
verde evanescente
Un difetto di inchiostrazione ha provocato questa stampa evanescente del verde sulla parte sinistra del foglio.
inchiostrazione povera
In questa striscia di cinque esemplari (nella prima versione, senza "S.p.A.) si nota quello di sinistra con una inchiostrazione povera, quasi "secca"; spostandosi verso destra il verde aumenta di intensità ed il quinto esemplare è praticamente normale.
interferenziale parzialmente assente
Questo francobollo da € 0,01 (nella versione "S.p.A.") proviene dall'unico foglio conosciuto dove, per un difetto di inchiostrazione, è parzialmente assente la vernice interferenziale.
Il difetto si presentava nel foglio diagonalmente, lasciando una parte di francobolli con la stampa completa di vernice interferenziale ed una parte di francobolli priva di tale vernice.
Di conseguenza da tale foglio si poterono ricavare alcune coppie orizzontali nelle quali era presente un esemplare normale assieme ad un esemplare privo di vernice interferenziale.
La coppia mostrata sopra si riferisce alle posizioni 61 e 62 del foglio (e non 69 e 70 come ha erroneamente indicato al verso il perito che la ha siglata!): il francobollo di sinistra (posizione 61) è quello normale, quello di destra (posizione 62) è quello privo di vernice interferenziale.
Nero diluito
Una difformità occasionale è stata segnalata da Mirko, un iscritto al Forum di laFilatelia. Si tratta di un'apparente doppia stampa parassita del nero leggermente spostata.
Molto probabilmente si è trattato in realtà di una pulitura con solventi del cilindro di stampa, magari effettuata nel corso della tiratura, sopra la quale i primi passaggi di inchiostro nero sono risultati un po' diluiti, come acquosi, dando al colore questo aspetto un po' "sbavato".
Dentellatura cieca
Un'altra curiosità accidentale, che invece riguarda la dentellatura, è stata segnalata da tartaminni, una iscritta al Forum di laFilatelia.
Si tratta di una perforazione cieca nel valore in versione "senza S.p.A.", perforato quindi con il sistema a pettine.
Nella quartina qui sotto è evidente l'ago perforatore che non ha svolto bene il suo compito. Il pettine ha lavorato dall'alto verso il basso (pettine verticale basso).
Nella coppia qui sotto si potrebbe ipotizzare che sia ancora lo stesso ago perforatore a non aver funzionato, se immaginiamo che la perforazione possa essere avvenuta con il pettine che ha funzionato dal basso verso l'alto (pettine verticale alto): ma è solo un'ipotesi, perché la coppia da sola non può sciogliere l'incertezza sulla direzione del pettine.
Qui sotto, invece, un'altra coppia dove invece sono due gli aghi perforatori ad avere fatto cilecca.
Questo invece è un caso di foro cieco del tutto particolare e non solo perché interessa ben cinque fori, ma soprattutto per il fatto che si presenta nella perforatrice a piastra.
Si tratta infatti del valore da € 0,01 nella versione "S.p.A.".
Il foglio presenta, solo in quest'unica posizione, a fianco dell'esemplare n. 70, la mancanza di cinque fori.
L'autore della scoperta di questa anomalia è il signor Giovambattista Spampinato di Giarre (CT) che l'ha trovata ricorrente su un blocco di fogli. Questo è il foglio n. BA004472764.
Crediamo che sia il primo caso di dentellatura cieca riscontrata su francobolli perforati con il nuovo sistema a piastra.
Si deve aggiungere che in questo caso la piastra era centrata sulla terza riga orizzontale di francobolli: infatti la congiunzione tra una battuta e la successiva del perforatore si può osservare sulla seconda riga, dove sui lati verticali i francobolli hanno ricevuto (partendo dall'alto) i primi due fori da una battuta ed i restanti 17 dall'altra.
Ad un esame attento si può scorgere un minimo disallineamento tra le due battute, come spesso accade.
Articolo scritto da Giandri, tratto da http://home.giandri.altervista.org/giandri_0202_001CENT.html