Differenze tra le versioni di "Saggi del 1860 dei tipi non adottati"
Riga 184: | Riga 184: | ||
Immagine:Saggire120a.jpg | Immagine:Saggire120a.jpg | ||
Immagine:Saggire120b.jpg | Immagine:Saggire120b.jpg | ||
− | + | Immagine:Saggire_segna010.jpg | |
</gallery> | </gallery> | ||
Versione attuale delle 12:51, 27 nov 2020
Nel 1861 era ormai chiaro che Francesco Matraire, artigiano creatore dei francobolli di Sardegna, non sarebbe stato in grado di garantire l'ingente fornitura di carte valori richiesta dal neonato regno d'Italia.
Si provvide, quindi, a cercare una nuova stamperia, e molte di queste presentarono i loro saggi di stampa per mostrare la loro valenza, interessate com'erano ad ottenere un commissione che faceva gola sia per il guadagno che per il prestigio che avrebbero ottenuto.
Tra i primi a fornire saggi ci furono il cavalier Thermington di Torino, il litografo genovese Perrin, la ditta inglese Bradbury & Wilkinson e lo svedese conte di Sparre, già realizzatore dei primi francobolli di Svezia.
Quest'ultimo fu messo sotto contratto, forse anche grazia alla sua parentela col direttore generale delle poste, tuttavia non riuscì a fare fronte all'impegno, causa la sua poca disponibilità di denaro e la sua inaffidabilità.
Nel frattempo furono così presi accordi con la stamperia De La Rue, colosso inglese già realizzatore dei francobolli inglesi, di alcune colonie e degli stati confederati d'America; ad essa venne affidata la stampa delle marche da bollo e più tardi, data l'incapacità dello Sparre, anche dei francobolli.
Le prove dello Sparre vanno quindi considerate come saggi di tipi non adottati, insieme ai tipi delle varie ditte che si erano proposte.
Esistono tutti allo stato di nuovo, non dentellati, senza filigrana e in vari colori anche per gli stessi esemplari.
Sparre
I saggi Sparre (Svezia) sono stampati in tipografia su carta o cartoncino bianchi. Esistono per i valori da 1 c., 5 c., 10 c., 15 c., 30 c., 40 c., 80 c. e 3 L.
Il soggetto è lo scudo dei Savoia.
Per il 15 c. esiste anche un saggio ad uno stadio di lavoro più avanzato, stampato di colore verde in fogli da 25 e su carta filigranata di colore verde chiaro. Inoltre, è l'unico di tutti i saggi Sparre ad essere anche dentellato, con passo 13½.
Pellas
La ditta Pellas (Genova) era stata messa sotto contratto insieme allo Sparre; produsse numerosi saggi e stampe dimostrative, tutte non dentellate. Il soggetto principale proposto era l'effigie reale entro una cornice ovale (aprile 1862) o rettangolare (marzo 1863); in entrambi i casi sono stati provati vari colori. Inoltre furono proposti soggetti vari, tra cui la Lanterna di Genova, la lettera "P" di Pellas, lo stemma sabaudo e l'Italia turrita.
Tutti i saggi Pellas sono litografici
Bradbury & Wilkinson
Nei saggi Bradbury & Wilkinson (New Malden, Inghilterra), il soggetto è l'effigie di Vittorio Emanuele II, a sinistra per tre quarti.
Esistono in tagli da 10 c., 20 c. e 40 c., stampati in calcografia su carta spessa, non dentellati e utilizzando vari colori.
Pietro Thermignon
Gli unici due tipi presentati da Thermignon (Torino), sono da 5 c. e 20 c.
Il soggetto è il medesimo: l'Italia con lancia e scudo stampata in rilievo, con cornici in tipografia. I saggi sono stampati su carta spessa e non sono dentellati. Le prove furono fatte in vari colori (azzurro, rosso o verde), oltre ad una prova bicolore in rosso e verde del 5 c.
Claude Perrin
I saggi Perrin sono stampati in tipografia, con la testa di Marte impressa a rilievo, su carta spessa e non dentellati. Ai lati verticali è stampata la dicitura "FRANCO" e "BOLLO", mentre i lati orizzontali sono lasciati vuoti oppure con diciture di prova: "SAGGIO" e "PERRIN".
Luigi Ronchi
I saggi Luigi Ronchi (Milano) esistono stampati in cartoncino da otto in vari colori, tutti litografici e non dentellati.
Esemplari da 1 c., 5 c., 10 c., 15 c., 30 c., 40 c., 60 c. e 2 L. Il soggetto è l'effigie reale volta a sinistra per tutti i valori, ad eccezione dell'1 c. che riporta la cifra "1". Per i diversi valori cambia il tipo di cornice.
Oltre ad essere stampati singolarmente, esistono anche gli 8 tipi sullo stesso foglio
Giuseppe Re
I saggi Re (Torino) sono stampati in tipografia e a rilievo, esistono nei tagli da 1 c., 5 c., 15 c., 30 c., 40 c., 60 c. e 2 L.
Sono tutti non dentellati ed esistono in vari colori, comprese alcune versioni a due colori.
Furono preparati anche i tipi per i segnatasse e i telegrafi.
Francesco Grazioli (detto Wench)
I saggi di Francesco Grazioli (detto Wench) sono stampati in tipografia e in tipografia a rilievo per l'effigie del re; esistono nei tagli da 1 c. (l'unico taglio senza rilievo), 5 c., 10 c., 15 c., 30 c., 40 c., 60 c. e 2 L. Esistono inoltre valori con la sola effigie, senza valore facciale.
Sono privi di dentellatura ed esistono in vari colori.
Hummel
I saggi Hummel sono stampati in litografia, in foglietti da 8 o 10 esemplari, sempre non dentellati; esistono nei tagli da 1 c. (periodici), 2 c. (telegragi) e 10 c. (segnatasse); esistono anche saggi senza valore con le iscrizioni "trasporto dispacci" e "amministrazione delle poste italiane"
Tutti i tipi esistono in vari colori.
Autori sconosciuto
Saggi di autori sconosciuti, apparsi a partire dal 1862