Differenze tra le versioni di "Tecniche di stampa"

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Versione attuale delle 11:08, 17 ott 2011

La stampa dei francobolli è avvenuta, negli anni, in modi differenti, a seconda dell'evoluzione tecnica delle apparecchiature a disposizione delle amministrazioni postali. In generale, esistono tre metodi di stampa, distinti in base alla tecnica utilizzata per creare la matrice.

  • MATRICE AD INCAVO: calcografia, fotocalcografia, eliografia o rotocalco; la matrice è scavata in corrispondenza delle parti da inchiostrare
  • MATRICE A RILIEVO: tipografia, flessografia; opposto alla calcografia, la matrice presenta a rilievo il disegno da inchiostrare
  • MATRICE PIANA: litografia, cromolitografia, fotolitografia o offset; la matrice è liscia, ma è stata trattata con grassi in modo da respingere l'acqua e trattenere l'inchiostro solo nelle parti da stampare

La matrice viene poi riprodotta più volte in modo da comporre un intero foglio (la "tavola di stampa") e quindi si procede alla stampa vera e propria, che può essere in piano o su rotativa.

MATRICE AD INCAVO

Calcografia

Nella calcografia la matrice viene incisa con un bulino. L'inchiostro viene applicato su tutta la tavola e quindi pulito con una lama; l'inchiostro in eccesso viene rimosso ad eccezione della parte filtrata nelle cavità dell'incisione. Una volta premuta la carta inumidita sopra la lastra, l'inchiostro si trasferisce, lasciando un caratteristico rilievo, più o meno accentuato, che è ben visibile a luce radente. In alcuni casi, se la carta non è troppo spessa, è anche possibile vedere i rispettivi incavi al verso.

Calco verso.jpg

Rotocalco

Il rotocalco può essere considerato un'evoluzione della calcografia; la differenza sta nel metodo usato per creare gli incavi della matrice: non più incisi manualmente ma ricavati con un procedimento automatizzato.

Il disegno da stampare viene trasferito sulla superficie del cilindro tramite un retino formato da tanti piccoli punti. Sottoposto ad un fascio di luce, il retino trasmette i punti al cilindro che, grazie a particolari sostante chimiche, viene scavato in corrispondenza delle parti illuminate. Maggiore la luce che raggiunge il cilindro, più profondo diventa l'incavo, creando un0inchiostrazione maggiore. Il metodo di trasferimento alla carta è poi lo stesso della calcografia.

Ancora oggi i due metodi di stampa più utilizzati per i francobolli italiani sono la calcografia e il rotocalco con retino molto fine.

MATRICE A RILIEVO

Tipografia

Nela tipografia la matrice ha il disegno a rilievo, e si ottiene scavando le parti in eccesso a mano o con particolari accorgimenti chimici. Sulla matrice viene poi fatto passare l'inchiostro tramite un rullo di gomma; l'inchiostro si deposita sui rilievi della matrice e questo viene trasferito al foglio tramite pressione. Di solito i francobolli stampati in tipografia presentano rilievi al verso.

Questo metodo di stampa è oggi molto raro.

MATRICE IN PIANO

Litografia

Nella litografia, la lastra di stampa (di solito una pietra calcarea) è disegnata con un particolare inchiostro grasso; le parti disegnate respingono l'acqua e trattengono l'inchiostro. La matrice viene bagnata e, quindi, inchiostrata; l'inchiostro viene respinto dalle parti bagnate da non stampare, restando solo sugli elementi del disegno. L'inchiostro viene poi trasferito alla carta per pressione.

Questo metodo di stampa è ormai abbandonato, in favore dell'offset.

Offset

La stampa offset è molto simile alla litografia nei concetti basilari; cambia però il materiale della lastra (o del cilindro), che è di zinco, e il metodo di trasferimento del disegno, fatto con procedimenti fotografici. Una volta creata la lastra o il cilindro di stampa, questo viene messo in contatto con un altro rullo che a sua volta trasferisce l'inchiostro al foglio.