Primati filatelici

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Il Primo francobollo

Il Penny Black

Il primo francobollo ha ormai più di 150 anni: si tratta di un piccolo quadratino di carta senza dentellatura, emesso nel maggio del 1840 dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, conosciuto universalmente come Penny Black.

Prima del 1840 il servizio postale nei vari stati del mondo aveva un funzionamento radicalmente diverso da quello odierno: le spese di spedizione erano sostenute dal destinatario e le tariffe erano calcolate anche in base alla distanza da coprire all'interno dello stato.

In quegli anni le poste inglesi erano in crisi, incapaci di tenere il passo con le crescenti richieste, in aumento a causa della nuova società industriale; il sistema inoltre era organizzato in modo di favorire lievitazioni continue delle tariffe, contribuendo a far aumentare le richieste per una riforma.

L'incarico di studiare questa riforma venne dato, nel 1837, a sir Rowland Hill, politico britannico; egli portò a termine il compito dopo qualche anno, proponendo, tra l'altro, l'utilizzo del francobollo, "piccolo pezzo di carta con, sul retro, una sostanza adesiva per poterlo attaccare al plico da spedire", in modo tale da permettere il pagamento della spedizione da parte del mittente e, soprattutto, da non far dipendere più il costo dalla distanza ma soltanto dal peso del plico.

I primi d'Italia

Quando il francobollo fece la sua comparsa, l'Italia non solo era divisa in regni e ducati, ma era priva di un'area piuttosto estesa - comprendente grosso modo attuali Lombardia, Veneto, Trentino* e Friuli - controllata dall'Austria. È proprio qua, nel Lombardo Veneto, che il francobollo fa la sua comparsa; è dello stesso tipo del primo austriaco con la sola differenza della valuta, ed è straniero proprio in tutto, dal disegno alle diciture.

Nota: il territorio dell'attuale Trentino alto Adige faceva parte dell'impero austro ungarico ma non del regno Lombardo Veneto - per molto tempo tale territorio resterà fuori dall'Italia, fino alla seconda guerra mondiale

I primi italiani

Il 5 centesimi di Sardegna

Sono considerati i primi francobolli italiani quelli emessi nel regno di Sardegna nel 1° gennaio 1851. Si tratta di tre valori raffiguranti il profilo di Vittorio Emanuele II, degli stessi colori della prima serie inglese, del valore, rispettivamente, di 5, 20 e 40 centesimi.

Sono due i motivi che portano a considerare questi francobolli come italiani: prima di tutto, il sovrano rappresentato sarebbe diventato il primo re d'Italia; inoltre, il regno di Sardegna era stato l'unico a contrastare la dominazione straniera, soprattutto austriaca, e ad impegnarsi per ottenere l'unità della penisola.


Il primo dentellato

Anche il primo francobollo dentellato al mondo è inglese: si tratta del penny rosso identico al valore emesso nel 1841, ma con l'innovazione della dentellatura, adottata per consentire una più facile separazione dei singoli pezzi dal foglio, che ora potevano venire staccati a mano senza bisogno delle forbici.

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Il primo di posta aerea

E' invece italiano il primo francobollo usato per sperimentare la spedizione di posta via aerea. Si tratta di un valore da 25 centesimi, emesso nel maggio del 1917, in occasione del volo sperimentale Torino/Roma.

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Il primo con il valore in euro

E' francese il primo francobollo che, oltre a segnalare il valore in valuta locale, riporta anche l'indicazione in euro; è stato emesso nel gennaio 1999.

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