La storia dell'Inverted Jenny

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Ci sono francobolli rari, poi ci sono francobolli rarissimi, poi c'è l'inverted Jenny

Testo liberamente tradotto dal catalogo d'asta Siegel Sale 901, ottobre 2005

Un francobollo per il nuovo servizio di posta aerea in U.S.A.

Un esemplare dell'inverted Jenny
Quartina dell'Inverted Jenny bordo di foglio inferiore, con numero di tavola. Da molti considerata la più grande rarità filatelica degli Stati Uniti
La pagina di catalogo d'asta della collezione Green, in cui si mostra la celebre quartina quando era ancora unita in uno splendido blocco di otto esemplari
La vignetta centrale del francobollo

La pagina di catalogo d'asta della collezione Green, in cui si mostra la celebre quartina quando era ancora unita in uno splendido blocco di otto esemplari

Secondo Caroline Robey, suo marito William era sempre stato fortunato.

William Robey, 29 anni nel 1918, guadagnava un modesto stipendio lavorando come cassiere per la “W. C. Hibbs Company” a Washington DC e, in quanto avido collezionista di francobolli, era ansioso di acquistare un foglio intero del nuovo francobollo di posta aerea che era in vendita dal giorno prima, il 13 maggio del 1918.

Il francobollo da 24 centesimi era stato preparato per il servizio di posta aerea fra Washington, New York e Filadelfia, che sarebbe iniziato il 15 maggio. Il francobollo, dai patriottici colori bianco, blu e rosso, includeva i 10 centesimi per la consegna speciale al destinatario.

La pubblicità dell’evento sul nuovo servizio di posta aerea avvertiva i collezionisti di preparare le proprie missive da inviare con i primi voli. Si trattava di un evento storico, e William Robey voleva inviare i francobolli a se stesso e agli amici come ricordo.

Tuttavia, come collezionista era anche a conoscenza di un potenziale errore di stampa che, essendo assai poco probabile, poteva offrire l’occasione di un ritrovamento unico e della relativa ricompensa. Il 10 maggio, prima che i francobolli fossero in vendita, Robey aveva scritto ad un suo amico e collezionista, Malcolm H. Ganser, dicendo: “potrebbe interessarti sapere che ci sono due parti del disegno, una all’interno dell'altra. Penso che sarebbe il caso di cercare se esistono francobolli con le due parti invertite”.

Il destino si era già messo in moto per accontentare Robey. L'ufficio preposto alla stampa dei francobolli era sotto una forte pressione a causa di numerose altre produzioni; inoltre, la tassa da 24 centesimi non poteva essere assolta da nessuno dei francobolli in circolazione a quel tempo.

Due colori per dare maggiore enfasi all'evento

All'inizio di maggio 1918, i tempi erano già molto brevi per completare il disegno, produrre e consegnare i nuovi francobolli del servizio aereo.

Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, c’era il desiderio che il nuovo esemplare fosse stampato in due colori.

Questo requisito rese necessario l’utilizzo di una vecchia pressa manuale, chiamata "Spider", usando tavole da 100 francobolli ciascuna; servivano due passaggi separati per completare il disegno rosso e blu. I fogli erano stampati con la cornice in rosso, quindi venivano messi su una pila dall'assistente. Dopo che tutti i fogli erano stati stampati con le cornici, venivano messi nuovamente sotto la pressa per il secondo passaggio.

Ogni impressione della pressa richiedeva svariati passaggi: in primo luogo, la tavola veniva rimossa dalla pressa e riscaldata per migliorare il trasferimento dell'inchiostro; dopo l'inchiostrazione, la piastra veniva pulita con attenzione in modo che l'inchiostro rimanesse soltanto nelle linee dell'incisione. Quindi, un foglio di carta umido veniva disposto a faccia in giù sulla tavola e si azionava la pressa in modo da applicare una pressione molto forte; il foglio stampato veniva quindi rimosso dalla pressa e impilato a faccia in giù (particolare molto importante).

Il metodo di stampa in due passaggi creava il rischio che la seconda impressione fosse invertita (a testa in giù) rispetto alla prima. Questo poteva accadere in due modi. Lo stampatore, durante il processo di rimozione e di preparazione della piastra per ogni impressione, avrebbe potuto per errore posizionare la lastra sulla pressa ruotata di 180 gradi. Oppure, l'assistente incaricato di impilare i fogli a faccia in giù (quindi senza vedere il lato stampato), avrebbe potuto girare i fogli di 180 gradi prima del secondo passaggio.

Come scriveva nella sua lettera del 10 Maggio, Robey era a conoscenza del potenziale errore e sperava di essere uno dei fortunato scopritori.

Il confezionamento dopo la stampa

Dopo che i fogli da 100 erano stampati, dovevano essere gommati, perforati e i margini dovevano essere eliminati da due lati, in modo da ottenere il formato corretto per l'imballaggio e la distribuzione attraverso gli uffici postali.

Ai primi fogli stampati, compreso il foglio con la vignetta invertita, fu eliminato il margine superiore e quello a destra, eliminando, quindi, anche i numeri di tavola 8492 (della cornice in rosso) e 8493 (della vignetta in blu), che si trovavano in alto. Il foglio invertito, però, presenta il numero di tavola 8493, che risulta in basso proprio a causa dell'errore.

L'eliminazione dei margini veniva effettuata tagliando linearmente i fogli, che quindi non hanno la dentellatura in alto e a destra.

A sinistra veniva stampata una freccia come guida, mentre in basso, oltre alla freccia erano presenti le iniziali "S De B", riferite a Samuel De Binder, l’incisore che aveva preparato la tavola. Guida ed iniziali erano stampate in rosso, cioè con la tavola della cornice.

Anche se gli ispettori erano stati molto attenti a cercare errori di stampa, un foglio con la vignetta invertita sfuggì ai controlli e fu messo in vendita, mentre altri otto fogli furono trovati e distrutti (in base ad una dichiarazione del direttore Philip H. Ward).

Fu una grande fortuna per William Robey trovarsi al posto giusto nel momento giusto e trovare l'unico foglio sbagliato e sfuggito ai controlli.

La distribuzione

Il 13 maggio 1918 erano stati prodotti fogli a sufficienza per iniziare le consegne nei principali uffici postali di Washington. Il giorno seguente, 14 maggio, erano disponibili in cinque uffici postali. Il “New York avenue station” era il più vicino al posto di lavoro di William Robey.

Ritirati 30 dollari dal suo conto in banca, Robey si presentò all'ufficio postale intorno a mezzogiorno, ma non comprò alcun francobollo. Scelse di ritornare nel pomeriggio, quando si pensava che sarebbero stati consegnati altri fogli. C'era lo stesso impiegato della prima volta e, come raccontato da Robey, “l’impiegato tirò fuori un foglio intero e il mio cuore cessò di battere: era un foglio con le vignette invertite”.

Senza alcuna esitazione, tranne forse per quell'istante in cui capì quale fortuna stupefacente gli si era presentata, Robey pagò 24 dollari per il foglio. Chiese, quindi, di vedere altri fogli, ma erano tutti normali. Robey in seguito commentò che “anche se ce ne fossero stati altri, mi domando come li avrei pagati con solo sei dollari in tasca”.

L'impiegato postale si accorse dell'errore e smise immediatamente di vendere i francobolli, segnalando la cosa ai suoi superiori. Robey andò in un altro ufficio postale lì vicino, ma tutti i francobolli erano normali. Tornò allora al lavoro raccontando ai suoi colleghe la sua scoperta.

Il giorno seguente, 15 maggio, il “Washington post” segnalò la scoperta di Robey. Poiché i fogli erano rifilati sui margini in alto e a destra, avevano lo stesso formato delle sezioni da un quarto di un convenzionale foglio da 400 esemplari. In quei primissimi giorni dopo la scoperta si pensò, ma a torto, che avrebbero dovuto essere in circolazione almeno altri tre quarti dl foglio errati. Invece, il foglio da 100 esemplari comprendeva l’intera tavola di stampa e nessun altro errore è stato mai venduto al pubblico. Come si seppe in seguito, gli ispettori avevano trovato altri otto fogli errati che, dopo aver annullato, furono inceneriti l'11 luglio 1918.

Le tirature successive

Mentre Robey pensava a cosa fare, i funzionari postali presero provvedimenti per impedire altri errori nelle stampe successive; erano infatti previsti un totale di 22.000 fogli, ad un ritmo di 350 al giorno. Era già stato imbarazzante mettere in vendita un foglio errato proprio il primo giorno di un’emissione così importante come la prima di posta aerea, e non si voleva assolutamente ripetere la cosa.

Il capitano Banjamin B. Lipsner, l’organizzatore del primo servizio di posta aerea, era così contrariato dall’accaduto, che interrogò di persona l'impiegato postale responsabile della vendita, il quale rispose “un cliente mi chiese un foglio di posta aerea, e io glielo consegnai senza guardarlo. E comunque, come avrei potuto capire che era invertito? Non ho mai visto un aereo in vita mia”. Per aiutare gli ispettori che controllavano le vignette invertite, si decise di aggiungere la parola “TOP” in inchiostro blu sul margine superiore del foglio, vicino al numero di tavola 8493, sulla tavola delle vignette. Questo accorgimento definisce la seconda tiratura.

Si cambiò, inoltre, il processo di ritaglio in modo che il margine superiore rimanesse sempre intatto, lasciando la parola “TOP” sempre visibile per eventuali controlli successivi.

Il ritaglio veniva fatto in basso e a destra o a sinistra.

Nella terza tiratura si provvide ad inserire la parola “TOP” anche nella tavola della cornice, in rosso, sempre sul margine superiore e a destra del numero di tavola 8492. Anche in questo caso il ritaglio non fu mai fatto sul margine superiore, ma piuttosto in basso e a destra o a sinistra. La stragrande maggioranza dei fogli prodotti appartiene a questa tiratura, con le doppie indicazioni.

La seconda indicazione, in rosso, era di fatto inutile, perché il margine superiore rimaneva intatto in tutte le fasi del controllo. La presenza di entrambi i numeri di tavola, in blu ed in rosso, indicava che i francobolli erano stati stampati correttamente. Nel foglio di Robey, il numero blu della piastra fu stampato sul margine inferiore. Se il margine superiore fosse stato lasciato intatto, il numero rosso si sarebbe trovato correttamente in alto, ma il blu sarebbe mancato.

Con le tre tirature si stamparono un totale di 2.198.600 francobolli, di cui 2.134.988 distribuiti. Tra tutti questi, furono venduti soltanto 100 francobolli con vignetta invertita, quelli del fortunato foglio di Robey.

Una vendita difficile

Durante i primi giorni del ritrovamento, Robey si preoccupò di ottenere il massimo guadagno dalla vendita del suo tesoro e molti dei più famosi commercianti filatelici del tempo presero parte alle trattative.

Eustice B. Power, di Stanley Gibbons (New York) fece una misera offerta di 250 dollari. Hamilton F. Colman, un altro importante commerciante, fece una prima offerta di 500 dollari (come vedremo, in seguito offrì molto di più). La “Scott Stamp and Coin Company” proposero di vendere il foglio su commissione. Percy Mann, dopo avere esaminato il foglio di persona, era pronto a pagare 10.000 dollari. In seguito, John J. Klemann di “Nassau Stamp Company” offrì 2.500 dollari e, in risposta, Robey gli disse di aver già ricevuto un’offerta per 10.000 dollari da Mann, al che Klemann rispose che sia Robey che Mann dovevano essere impazziti. Elliott Perry, uno dei commercianti più rispettati, oltre che agente per contro del senatore Ernest R. Ackerman, importante collezionista dell’epoca, era stato contattato da Robey subito dopo la scoperta, e gli inviò, per confermare l’accordo, un certificato da 1 dollaro, che Robey restituì dicendo che non voleva vincolare la sua trattativa.

Mentre si trovava a New York per mostrare il suo foglio ai commercianti, Robey si presentò all’ufficio di un famoso collezionista, il colonnello Edward H. R. Green, che però era assente. Robey cominciava ad essere stanco e frustrato dai suoi inutili tentativi di offrire il suo foglio a commercianti troppo avidi o insensibili al reale valore del foglio; nel tornare a casa, mentre si trovava alla stazione di Filadelfia, il 19 maggio incontrò Percy Mann e, insieme, decisero di fare una deviazione da Eugene Klein, un commerciante ben noto.

Klein era al corrente dell’offerta del Mann, che doveva ancora essere accettata, e chiese a Robey qual era il prezzo che desiderava, al che Robey rispose che non avrebbe accettato alcun importo al di sotto di 15.000 dollari. Klein accettò, sottoscrivendo un’opzione che sarebbe scaduta alle 3 del pomeriggio del 20 maggio; il giorno seguente, lo stesso Klein telefonò a Robey, esercitando la sua opzione e confermandola con una raccomandata.

Il primo cambio di proprietario

Il 21 maggio 1918, esattamente una settimana dopo l’acquisto, il foglio ci vignette invertite passò di mano per un prezzo di 15.000 dollari. Come Robey avrebbe in seguito ricordato: “intorno a mezzogiorno, il foglio è stato recapitato al signor Klein presso il suo ufficio a Filadelfia, ottenendo in cambio un assegno per l’importo pattuito. Quindi, nel giro di una settimana, i francobolli che in origine erano costati 24 dollari, sono stati venduti con un guadagno di 14976”.

C’è anche un altro dettaglio della storia che coinvolse Hemilton Colman, l’uomo che inizialmente aveva offerto 500 dollari: sembra che la mattina del 20 maggio, quando l’opzione con Klein era ancora in corso, Colman offrì 18.000 dollari, ma Robey dovette rifiutare in virtù del vincolo con Klein.

Poco dopo, Colman e Joseph Leavy, che era il curatore filatelico della collezione di francobolli statunitensi allo Smithsonian, ottennero il permesso di cercare altri errori in tutti i fogli da 24 centesimi presenti negli uffici postali. L'attesa era indubbiamente molto alta, dato che si pensava che il foglio scoperto da Robey fosse soltanto un quarto di un foglio da 400.

Non ne furono mai trovati altri.

Il colonnello Green

Il foglio acquistato da Klein fu, in seguito, venduto al colonnello Green per 20.000 dollari; egli lo divise in singoli esemplari e in quartine, dopo aver segnato sul retro, a matita, le singole posizioni nel foglio (cosa che, successivamente, permise di ricostruire l'intera tavola).

Alla morte di Green, i vari esemplari vennero messi all’asta e attualmente sono sparsi in varie collezioni, ma quasi tutti sono ancora rintracciabili. Attualmente esistono cinque quartine e i restanti come esemplari singoli.

La quartina unica

Una menzione particolare merita la quartina bordo di foglio inferiore, con il numero di tavola 8493 stampato in basso.

Si tratta di una delle massime rarità della filatelia mondiale, da molti considerato l’oggetto più raro della filatelia statunitense; nell’ottobre del 2005 fu venduta a Bill Gross, per la cifra record di 2.970.000 dollari.

Poco dopo, Gross cedette la quartina a Donald Sundman, presidente della “Mystic stamp company”, in cambio di un’altra grande rarità americana, il cosiddetto “Z-grill” del 1867, esistente in soli due esemplari.

Acquisendo questo francobollo, Gross è diventato il solo collezionista al mondo a possedere una collezione completa di francobolli degli Stati Uniti del 19° secolo.

Testo liberamente tradotto dal catalogo d'asta Siegel Sale 901, ottobre 2005

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