Donna nell'arte, 0,50 €
Articolo scritto da Giandri, tratto da http://home.giandri.altervista.org/giandri_0202_050CENT.html
Il soggetto
Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse epoche storiche.
La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con tecnica di stampa a "tratto".
Il valore facciale espresso in euro e la scritta "Italia" sono posti in basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando il carattere "lapidario" con il quale tale scritta è incisa su una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino" (101-102 d.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente conservata presso il Museo archeologico di Firenze.
Il francobollo, emesso contemporaneamente all'introduzione dell'Euro in Italia, nasce il 2 gennaio 2002. E' disegnato da Rita Morena e rappresenta «il dipinto "Ritratto di giovane donna" detta "Antea" di Francesco Mazzola detto Parmigianino, realizzato tra il 1524 e il 1527 e conservato nel Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte, in Napoli; figura femminile in blu, cornice in marrone, nero.» (dal decreto ministeriale 4 febbraio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2002).
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a quella per il valore da € 0,77, in pratica i due calcografici di nuovo disegno emessi lo stesso giorno) reca la data del 25 ottobre 2001 e la firma di autorizzazione del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri oltre a quella del direttore dello Stabilimento «Officina Carte Valori» dott. Salvatore Iavarazzo.
Si tratta della stampa definitiva della vignetta su carta bianca, ritagliata ed applicata su un supporto dentellato ad imitazione di un francobollo completo.
Le caratteristiche
Il francobollo è stampato in calcografia su carta fluorescente, filigranata con stelline a cinque punte disposte a tappeto su tutto il foglio.
La dentellatura a pettine misura 14¼ x 13¼ (ma nel Bollettino Ufficiale n. 5 del 2002 diventa per errore 14 x 13).
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali). Il foglio è numerato sul bordo con un numeratore tipografico progressivo.
Sul lato opposto della cimosa (come il decreto ministeriale chiama il bordo del foglio) compare la consueta indicazione Il foglio di cento francobolli vale € 55,00 stampata in marrone.
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da € 0,50 poteva essere impiegato per formare la tariffa da € 0,52, con l'integrazione di quello da € 0,02, oltre ad essere un comodo taglio "tondo" utile per altre combinazioni tariffarie.
I.P.Z.S. S.p.A.
A seguito della trasformazione del Poligrafico in società per azioni, le successive tirature del francobollo da € 0,50 recano l'indicazione «I.P.Z.S. S.p.A.» ai piedi della vignetta (le cosiddette scritte "in ditta").
Le nuove tirature sono prodotte con la macchina Goebel "brm-s 350 p".
A questa macchina è abbinata una perforatrice a piastra che consente di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
Motivi tecnici hanno costretto a fare a meno di un foro sul lato opposto a quello di scorrimento del foglio: di conseguenza i dentelli sono leggermente più radi e cambia la misura della dentellatura che diventa di circa 13¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo, contro i 185 fori che si ottenevano in precedenza con una battuta del pettine perforatore.
Inoltre sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, è cambiato il tipo di numeratore che è affiancato da un codice a barre. Tutte queste modifiche tuttavia non sono state mai ufficializzate da un decreto.
Tale nuova versione, che dovrebbe essere stata prodotta a partire dall'ottobre 2003, fa la sua comparsa agli sportelli a fine gennaio 2004.
Curiosità ed anomalie
Infiltrazioni di colore
Il particolare metodo di stampa calcografica impiegato per la produzione di questo francobollo ha dato luogo a vari difetti di stampa.
La tipologia più comune di tali difetti riguardano l'inchiostrazione: falle (mancanze) di colore o infiltrazioni di un colore in un'area dove non doveva esserci.
Sono frequenti, tanto da potersi considerare nella norma, le infiltrazione del blu nella cornice marrone. Si può poi trovare nelle scritte in nero una carenza di questo colore che è stato sostituito in parte dal marrone della cornice, come in questo caso.
In questo caso (versione con "S.p.A.") invece il marrone della vignetta si è sostituito al nero nelle piccole scritte "in ditta" (il francobollo è usato a completamento della tariffa di una raccomandata assicurata).
Altre infiltrazioni del colore marrone possono interessare la vignetta: nel caso mostrato qui sotto parte dello sfondo dietro ad Antea ha assunto una colorazione brunastra.
Falle di colore
Le falle di colore, quando sono molto piccole, sono insignificanti, ma quando interessano particolari del volto possono cambiare l'espressione della persona ritratta e si notano di più.
In questo caso le falle di colore sono avvenute in corrispondenza delle pupille degli occhi di Antea, dando origine ad un'espressione "vacua", che cade nel nulla, all'elegante figura femminile ritratta.
Si tratta della versione da € 0,50 con "S.p.A.".
Articolo scritto da Giandri, tratto da http://home.giandri.altervista.org/giandri_0202_050CENT.html