Differenze tra le versioni di "Francalettere"

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I francalettere sono francobolli ordinari che venivano perforati privatamente con [[nuovo]] [[valore]] ed usati per affrancare biglietti postali pubblicitari.
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I francalettere sono francobolli ordinari che venivano perforati privatamente con nuovo valore ed usati per affrancare biglietti postali pubblicitari.
  
Il valore perforato era minore del facciale del [[francobollo]], perché, pur dovendo assolvere la [[tariffa]] intera dei biglietti postali, questi erano venduti al pubblico ad un prezzo agevolato (indicato, appunto, dalla [[perforazione]]).
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Il valore perforato era minore del facciale del francobollo, perché, pur dovendo assolvere la tariffa intera dei biglietti postali, questi erano venduti al pubblico ad un prezzo agevolato (indicato, appunto, dalla perforazione).
  
 
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Versione attuale delle 16:04, 15 lug 2020

I francalettere sono francobolli ordinari che venivano perforati privatamente con nuovo valore ed usati per affrancare biglietti postali pubblicitari.

Il valore perforato era minore del facciale del francobollo, perché, pur dovendo assolvere la tariffa intera dei biglietti postali, questi erano venduti al pubblico ad un prezzo agevolato (indicato, appunto, dalla perforazione).

Glo francalettere1.jpg Glo francalettere2.jpg Glo francalettere3.jpg Glo francalettere4.jpg

Le perforazioni usate erano queste:

L'utilizzo di questo sistema iniziò nel 1887, quando una ditta di Firenze, "La Francalettere", chiese all'amministrazione postale l'autorizzazione a traforare con cifre i francobolli, che avrebbe poi applicato sui suoi biglietti postali pubblicitari e venduti a prezzo ridotto. In precedenza era già possibile traforare francobolli con lettere, a patto che l'operazione non coprisse più di un terzo della superficie del francobollo, e che la dimensione di un singolo foro non fosse più grande di una puntura di spillo.

Con una nota del bollettino postale n.18 del 1886, al paragrafo 492 viene estesa l'autorizzazione a traforare, oltre a lettere, anche cifre:

Da un’Agenzia di Livorno venne fatta richiesta a questa Direzione generale di francare le corrispondenze con francobolli forati in guisa da rappresentare lettere e numeri.

Questi francobolli verrebbero apposti su buste speciali di pubblicità, le quali sarebbero vendute dall’Agenzia stessa.
La Direzione generale che, come è noto, ha già autorizzato l’uso di francobolli con fori rappresentanti iniziali, ha ora assecondato il desiderio dell’Agenzia sopra menzionata alla condizione però che le dimensioni delle iniziali e dei numeri non superino il terzo della superficie dei francobolli.

Le buste di pubblicità di cui sopra è parola saranno messe in corso nei primi giorni del prossimo gennaio.

In seguito, nel 1887, la ditta Forzano di Roma richiese l'autorizzazione a traforare la sigla "CC" su cartoline pubblicitarie. L'autorizzazione era necessaria nonostante fosse già possibile traforare sigle e numeri, perché cambiava il tipo di invio, ovvero la cartolina di grande formato:

La Direzione generale è stata chiesta di disporre che sia dato libero corso a certe cartoline di pubblicità del peso di grammi 15, francate con francobolli da centesimi 20, traforati con le iniziali C.C., le quali occuperanno un terzo della superficie dei francobolli stessi.
Avendo essa annuito a tale richiesta, ne dà avviso agli uffici postali per loro norma, avvertendoli in pari tempo che dovranno essere sottoposte a tassa le cartoline che oltrepassassero il peso di grammi 15.

Busta pubblicitaria con applicato un 5 c. Umberto I perforato C4 (4 cent.). Fonte dell'immagine: www.cifr.it
Busta pubblicitaria con applicato un 10 c. Umberto I perforato 8 8
Busta pubblicitaria con applicato un 20 c. Umberto I perforato C18
Cartolina di pubblicità con applicato un 20 c. Umberto I perforato CC.

Vedi anche