Perfin
I perfin, o perforati, sono francobolli perforati all'interno della vignetta, con lettere, sigle o numeri.
Esistono numerosi tipi di perforazione, che avevano diverse funzioni: limitare l'utilizzo dei francobolli, segnalare una riduzione del prezzo o identificare il mittente; di solito erano destinati a banche o grosse aziende, in modo che ne potesse essere identificata la provenienza e per evitare abusi da parte dei dipendenti, che non avrebbero potuto sottrarre i francobolli dell'azienda per uso personale.
Storia
La pratica di perforare i francobolli inizia nel 1882, quando viene autorizzata sul bollettino postale numero 2:
Da una casa commerciale venne chiesta alla Direzione generale l’autorizzazione di francare le proprie corrispondenze con francobolli forati in guisa da figurare le iniziali dei nomi dei mittenti.
La Direzione generale sul riflesso che i francobolli di cui è caso sono già tollerati da alcune Amministrazioni estere e che tale concessione non ha prodotto da qui inconveniente di sorta ha determinato di autorizzare l’uso di francobolli forati per la francatura delle corrispondenze alla condizione però che i fori non siano maggiori della puntura di uno spillo e che le dimensioni delle iniziali da essi formate non superino il terzo della superficie dei francobolli.
Sul bollettino viene anche riportato un esempio di perforazione con la sigla EBT:
Tale sigla non è mai stata identificata, e dovrebbe quindi trattarsi di un semplice esempio.
Le prime sigle ad essere utilizzate furono:
- G presente su un solo francobollo, quindi non identificata con certezza
- UGC : Ulrico Geisser&C, banca di Torino
- S.S.J. : Siegmund Strauss Junior, ditta tessile di Milano.
In seguito, nel 1887 inizia la pratica di perforare anche cifre, con i francalettere, autorizzati specificatamente nel 1886:
Da un’Agenzia di Livorno venne fatta richiesta a questa Direzione generale di francare le corrispondenze con francobolli forati in guisa da rappresentare lettere e numeri.
Questi francobolli verrebbero apposti su buste speciali di pubblicità, le quali sarebbero vendute dall’Agenzia stessa.
La Direzione generale che, come è noto, ha già autorizzato l’uso di francobolli con fori rappresentanti iniziali, ha ora assecondato il desiderio dell’Agenzia sopra menzionata alla condizione però che le dimensioni delle iniziali e dei numeri non superino il terzo della superficie dei francobolli.
Le buste di pubblicità di cui sopra è parola saranno messe in corso nei primi giorni del prossimo gennaio.
Le sigle utilizzate come francalettere furono queste:
- C1
- C4
- C18
- 8 8
- CC
Sempre nel 1887, aumentano le sigle utilizzate da ditte diverse:
- BG : Banca Generale di Genova
- BN : Banca Nazionale di Roma
- BN : Banca Nazionale Toscana
- FAT : Fonderie e Acciaierie, ditta di Terni
- M : Meiss & C., ditta di trasporti di Milano
Nel 1889, con il Regio Decreto 6152 viene ufficialmente permessa la perforazione dei francobolli (finora ammessa dall'amministrazione postale):
Possono essere traforati, nel senso di riprodurre colla traforatura le iniziali dei nomi e cognomi dei mittenti, o determinate cifre, che non superino in grandezza il terzo della dimensione di essi francobolli.