Rotocalco
La stampa rotocalco si effettua con matrice ad incavo, al contrario della stampa tipografica. La stampa, come per il sistema tipografico, avviene direttamente dalla matrice alla carta.
Le macchine per effettuare la stampa in rotocalco sono di diverso tipo:
- macchina piana (torchio calcografico), in cui la pressione viene effettuata in piano mediante un cilindro azionato a mano
- macchina cilindrica a foglio, in cui la pressione viene effettuata da un cilindro sul cilindro matrice
- macchina cilindrica a bobina (comunemente chiamata rotocalco), i cui principi di funzionamento sono simili a quelli della macchina a foglio
Nei primi due casi si utilizza carta in foglio, nel terzo carta in bobina. Il sistema di stampa rotocalcografico, più comunemente chiamata rotocalco, si basa sul principio dell’incisione calcografica, tecnica ideata dal fiorentino Maso Finiguerra e sperimentata per la prima volta nel 1450. si tratta dell’inverso della stampa xilografica: le parti stampanti della matrice sono in incavo anziché a rilievo.
L’incisione, praticata con un bulino o un attrezzo atto ad incidere, riceve l’inchiostro che poi, attraverso la pressione del torchio, si deposita sul foglio.
L’incisione può essere eseguita a mano (metodo diretto) oppure ottenuta con mezzi chimici corrosivi che operano sul disegno precedentemente tratteggiato sulla lastra (metodo indiretto).
Per la sua duttilità, il rame è il metallo più usato per la lastra ma anche lo zinco, l’ottone, l’alluminio, il ferro e l’acciaio, se adeguatamente utilizzati, possono dare buoni risultati.
Nel corso dei secoli successivi al XV, l’incisione calcografica sostituisce totalmente la xilografia. Il torchio per la stampa delle incisioni è costruito in modo diverso dal torchio per la stampa dei caratteri tipografici.
L’impressione del testo e delle illustrazioni avviene perciò in due fasi successive.
L’applicazione del sistema alle macchine rotative è piuttosto recente.
Alla fine del XIX secolo vengono effettuati i primi esperimenti in Boemia e in Belgio.
I perfezionamenti via via apportati consentono di disporre, una ventina d’anni dopo, di una rotativa i cui cilindri stampano ad una velocità di 8000 fogli all’ora. Nel 1910 viene pubblicato il primo periodico illustrato stampato totalmente in rotocalco.
Il sistema rotocalco è oggi largamente usato per periodici illustrati e riviste a grande tiratura.
L’introduzione di sofisticati sistemi elettronici di controllo assicura riproduzioni di alta qualità dei testi e delle immagini.
L’uso di carte appositamente fabbricate consente di produrre ad altissime velocità.
L’elevato costo d’impianto e di preparazione delle matrici rende conveniente l’uso di questo sistema solo per le alte tirature.